nelle effigi perdute


nello sguardo la tua storia
effigi d'amore scolpite
in panche all'aria,
mai la pioggia potrà celarle
né brezza sottile,
l'oblio s'attarda,
il cammino è nei tuoi occhi.



possiamo abbandonare


lasciati andare
lasciati alla dolcezza di parole
filiformi
nelle atmosfere assolate.
Lasciati a te, sbuffa il treno
oltre la curva
i sogni già si baciano.




la notte e tornare


quando ti morirà la notte splendido giglio
che sorgi da un verde di smeraldo
tra pareti ruvide in un cantuccio antico.
Eccheggiano liane di cristallo infrante,
tacciono i sogni.
Quando ti sveglieranno due spifferi di luce
e i passi tremebondi di un gattino
che comincia la vita?



tra gli scrosci alla vita


piove a scroscio nel buio che avvoltola
ed è subito eclissi.
Sbracciano i rami al succedersi
degli strazzi di vento,
ma le parole sono piume, echi tra dune.
Cantano i dj una pioggerella di note
sulla carta velina.
L'amore incanta.




   

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